Mancini agguanta il pareggio al 96’ poi palla al centro e Kakuli-gol: vince il Casette Verdini
Rocchi croce e delizia: para tutto poi si fa espellere
Marcantoni: “ciò che è successo è inspiegabile”
Il presidente Marcolini: “digerire la sconfitta e prepararsi alla prossima gara”
Quando la Cluentina vede amaranto la sconfitta è assicurata, almeno in questa stagione poiché, tra campionato e coppa Italia, il Casette Verdini ha fatto poker: quattro partite, quattro vittorie.
Ma, contrariamente alla gara d’andata, stavolta i biancorossi hanno avuto la grossa opportunità di strappare un insperato pareggio che, per come è arrivato, in dieci contro undici e dopo venti minuti di assalto, avrebbe avuto un valore immenso, quasi più di una vittoria.
Avrebbe caricato a pallettoni i ragazzi in vista dello scontro di domenica prossima a Potenza Picena, avrebbe consentito un altro passo avanti in classifica, avrebbe lanciato la squadra verso un finale di campionato più agevole mentre invece, al fischio finale di Alfonsi, i biancorossi si leccano le ferite e maledicono quell’ottavo, ultimissimo minuto di recupero in cui si sarebbe dovuto impedire all’avversario di fare anche due soli passaggi consecutivi, anche sparando il pallone nel parcheggio del supermercato.
Peccato, davvero peccato, ancora una volta peccato.
E pensare che la prima frazione di gioco era stata piuttosto equilibrata con – questo sì – qualche occasione in più per gli ospiti ma con una Cluentina ben organizzata che, per sopperire all’assenza per squalifica di Andrea Mancini, aveva sfoderato una prestazione priva di fronzoli ma grintosa e attenta.
Le sortite dei pollentini iniziano con Romanski che, al 16’, scaglia un tiro da fuori area forte ma centralissimo che non crea alcun problema a Rocchi; ancora Romanski al 24’ brucia Mongiello in contropiede lungo la fascia sinistra ma, non appena prova ad accentrarsi, trova dinanzi a sé Rocchi in uscita che gli copre lo specchio della porta e lo costringe ad un tiro fiacco e troppo angolato che si spegne sul fondo; al 31’ un tentativo di contropiede della Cluentina viene fermato da un rimpallo che, scavalcando tutti i difensori biancorossi in uscita, spalanca la porta a Ulivello che viene splendidamente anticipato da Menghini.
La prima frazione di gioco si chiude con una bella occasione per Cappelletti che, servito da un confetto di Mongiello, salta un difensore ma viene bloccato dall’accorrente Telloni che gli soffia il pallone.
Nella ripresa scende in campo un Casette Verdini più determinato e concreto e la Cluentina, come spesso accade, si abbassa pericolosamente e subisce per venti minuti abbondanti l’iniziativa amaranto.
Quella che in passato avevamo definito come “sindrome da Jekyll e Hyde” – ovvero lo sdoppiamento della personalità tra il primo e il secondo tempo – inevitabilmente si ripresenta e, stavolta, ha tutti i connotati tipici della “paura di vincere” o quantomeno della paura di non perdere: è un paradosso sul quale occorrerebbe indagare una volta per tutte con una seduta di gruppo di psicoterapia.
Sta di fatto che la prima parte della ripresa è un monologo ospite che inizia dopo appena due minuti quando Rocchi è bravo a respingere una palla scodellata pericolosamente in area di rigore: sfera che dispettosamente carambola sui piedi di Gentilucci il quale, dal limite e con lo specchio della porta aperto, conclude debolmente trovando la poderosa respinta di testa di Scoccia proprio sulla linea; al 50’ Vincenzo Russo batte un corner alla maniera di Massimo Palanca con palla rientrante ma trova ancora Rocchi bravissimo a respingere; un minuto più tardi ci prova Ulivello con una palombella dalla sinistra che il portiere biancorosso riesce a bloccare togliendo letteralmente il pallone dall’incrocio (forti proteste dei giocatori amaranto secondo i quali la palla avrebbe superato la linea di porta); al 53’ un rinvio del portiere Grifi coglie impreparata tutta la difesa della Cluentina e libera nuovamente al tiro Ulivello la cui conclusione lambisce la traversa e finisce sul fondo; al 57’ Russo batte a sorpresa un innocuo calcio di punizione e serve il liberissimo Gentilucci che tira in porta e – manco a dirlo – Rocchi para ancora.
Tanto tuonò che piovve: al 65’ un lancio che parte dalla difesa amaranto raggiunge l’eccellente Russo che s’invola lungo la fascia sinistra e, con una conclusione radente ad incrociare, porta meritatamente in vantaggio il Casette Verdini.
Stavolta sono i giocatori della Cluentina a protestare giacché l’assist all’autore del gol sembra effettivamente viziato da una posizione di fuorigioco dello stesso: l’assistente purtroppo è lontanissimo dall’azione e non sbandiera, l’arbitro convalida, tutti i biancorossi vanno a protestare.
Tra questi il più convinto di tutti dell’errore arbitrale è proprio il portiere che eccede per impeto, veemenza e, probabilmente, anche nel linguaggio: cartellino rosso che interrompe bruscamente il processo di beatificazione avviato nei suoi confronti dai compagni di squadra per aver tolto loro, per l’ennesima volta, tante castagne dal fuoco.
Cluentina in dieci e Canesin costretto a rinunciare al terminale offensivo Ribichini per far entrare il secondo portiere Ponzelli.
Dopo la duplice mazzata è lecito aspettarsi una Cluentina in disarmo ed un Casette Verdini in souplesse: avviene esattamente il contrario e i biancorossi tornano a giocare, alzano il baricentro e, di fatto, schiacciano gli avversari nella propria metà campo.
Adesso è il Casette Verdini che è attanagliato dalla paura di vincere e, nonostante qualcuno tra il pubblico ricordi loro come un mantra che hanno un uomo in più, il campo sembra dimostrare il contrario.
All’85’ Mongiello, da calcio d’angolo, serve Foglia il cui colpo di testa finisce di poco alto; all’88’ Cammertoni s’invola sulla fascia destra e mette al centro un velenoso pallone respinto dalla difesa amaranto (proteste biancorosse per un presunto tocco di mano in area); al 96’ Roberto Mancini raccoglie un cross perfetto di Mongiello e sigla la rete dell’insperato pareggio scatenando l’apoteosi tra i sostenitori biancorossi.
È cosa fatta? Macché! Ci sono ancora pochi spiccioli di recupero da giocare e il Casette Verdini li sfrutta con un cinismo impressionante: palla al centro, sfera a Telloni che serve il subentrato Kakuli che rientra col destro e con il sinistro lascia partire una staffilata che supera beffardamente Ponzelli.
L’esplosione di gioia del pubblico di fede amaranto risuona come un ghigno sinistro e insopportabile per chi, come noi, ancora una volta è costretto a maledire la sorte ma anche la propria ingenuità.
Mister Roberto Lattanzi si gode il sofferto successo: “primo tempo equilibrato ma finito in crescendo e ripresa in cui siamo partiti davvero forte con due o tre occasioni nitidissime; avevamo creato tutti i presupposti per far gol poi, una volta passati in vantaggio, la squadra ha avuto un po’ di paura e si è abbassata troppo nonostante la superiorità numerica; per contro la Cluentina – che è una squadra forte e ben guidata da un allenatore giovane ma esperto della categoria come Pietro Canesin – si è ben disposta in campo e ci ha messo in difficoltà: sentivo il loro gol nell’aria e in effetti è arrivato a causa di una nostra ingenuità difensiva. Per fortuna siamo riusciti a rimetterla in piedi proprio all’ultimo istante”.
Amareggiatissimo il presidente della Cluentina Marcolini: “l’espulsione per forza di cose ha condizionato la gara che, comunque, avevamo recuperato con l’anima e con il cuore. Dispiace enormemente proprio per questo ma non possiamo far altro che inghiottire la sconfitta, metabolizzarla e prepararci per la prossima sfida”.
Capitan Marcantoni parla a nome di tutta la squadra: “dopo un primo tempo equilibrato, siamo rientrati male e ci siamo abbassati troppo fino a concedere un gol che si poteva evitare. Poi siamo cresciuti moltissimo e, nonostante l’inferiorità numerica, siamo riusciti a pareggiare. Il gol subito a trenta secondi dalla fine è qualcosa di inspiegabile, una mazzata dal punto di vista psicologico alla quale, già da domani, saremo chiamati a rispondere”.
La sconfitta non è in sé un dramma: la classifica è, più o meno, sempre la stessa e i punti che ci dividono dalla zona play out sono sempre quattro.
Ma da stasera sappiamo una volta per tutte da quale parte guardarla: verso il basso, decisamente.
E con tanta, tanta attenzione.
Alessandro Savi
IL TABELLINO DEL MATCH
CLUENTINA – CASETTE VERDINI 1-2
CLUENTINA: Rocchi, Pagliarini (46’ Stacchiotti), Scoccia (64’ Foglia), Marcantoni, Menghini (80’ Cammertoni), Brandi, Mongiello, Montecchiari, Ribichini (66’ Ponzelli), R. Mancini, Cappelletti (46’ Salvati).
Allenatore: Pietro Canesin
CASETTE VERDINI: Grifi, Telloni, Bordi (48’ Palmucci), Lami (70’ Kakuli), Menchi, Ciurlanti, Guing, V. Russo, Ulivello (80’ E. Russo), Gentilucci (85’ Malaccari), Romanski.
Allenatore: Roberto Lattanzi
Reti: 65’ V. Russo (CV), 96’ R. Mancini (CL), 97’ Kakuli (CV).
ARBITRO: Jacopo Alfonsi (San Benedetto del Tronto)
ASSISTENTI: Michele Pio Rinaldi (Macerata), Samuel Gasperi (San Benedetto del Tronto)
SPETTATORI: circa 200.
NOTE: Espulso al 65’ Rocchi (CL) per proteste.