Categoria: Partita

NON BASTA LA BELLA PRESTAZIONE: ARRIVA LA PRIMA SCONFITTA STAGIONALE PER LA CLUENTINA

Canesin: “lunedì non ci saranno musi lunghi ma tanta rabbia che si trasformerà in fame”

Quant’è beffardo a volte il calcio.
Affronti una squadra forte, una delle più forti del campionato, la costringi a giocare quasi sempre
di rimessa dominando per larghi tratti la partita e non porti a casa nemmeno un punto.
Ci sta a volte, ma fa davvero troppo male. Soprattutto quando perdi offrendo la miglior
prestazione di questo primo scorcio di campionato.
Pietro Canesin l’aveva definita come la classica sfida tra Davide e Golia e, per scoprire quanto
aveva ragione, è sufficiente scorrere la distinta avversaria: Luca Paradisi (centrocampista centrale
che ha vissuto mezza carriera in Eccellenza), Luca Jachetta (attaccante, era già al Matelica ai tempi
della serie D e della scalata dei biancorossi al calcio professionistico), Manuel Dell’Aquila
(attaccante, quasi sempre in squadre di Eccellenza), Paolo Ginestra (portiere, fino allo scorso anno
titolare alla Fermana in serie C, un passato in serie A con il Livorno e in serie B con il Parma),
Manuel Girolamini (difensore, 78 presenze in serie D): dobbiamo continuare?
Il Matelica, dunque, come il temibile gigante dei Filistei in guerra con il popolo di Israele e la
Cluentina come il pastorello armato solo di sassi e di fionda: peccato che, come da pronostico,
abbia vinto Golia.
Ma il Davide in maglia blu ha il volto della statua scolpita da Michelangelo: è l’esaltazione della
bellezza e della forza e somiglia alla Cluentina che oggi non ha mai smesso di lottare e di cercare
un pareggio che sarebbe stato meritatissimo.
Il vantaggio ospite arriva fin dalle prime battute: Forresi scivola, Paradisi ne approfitta e mette al
centro un pallone sul quale si avventano Iori e Foglia con il primo che colpisce di testa e l’altro che
sporca leggermente la traiettoria del pallone. È già gol dopo meno di quattro minuti.
Non fai in tempo a temere la possibilità di una débâcle che la Cluentina si rialza e reagisce
immediatamente e colleziona tre occasioni una dopo l’altra: al 9’ una punizione di Mancini viene
respinta dal portiere, al 12’ Forresi crossa e Marcantoni calcia fuori, al 17’ Ribichini ingaggia una
lotta serrata con Lapi, gli ruba il pallone e scaglia in porta un bel diagonale al quale si oppone
nuovamente Ginestra.
Al 24’ altro squillo della Cluentina con un cross di Cammertoni che attraversa tutta l’area
avversaria e non trova pronto Ribichini al quale, d’un soffio appena, non riesce il tap-in vincente:
proprio in questa occasione il centravanti si fa male (probabile stiramento che lo terrà lontano dal
campo per alcune settimane) e viene sostituito da Salvati: chiaramente l’infortunio di “Furia”
costringe Canesin a ripensare l’atteggiamento offensivo della sua squadra che, inevitabilmente,
diventa più muscolare ma un po’ meno guizzante e profondo.
Non ci sono opportunità degne di nota da parte del Matelica perché la retroguardia della
Cluentina è sempre attenta e alta di quel tanto che serve a lasciare sistematicamente uno o più
attaccanti avversari in fuorigioco: copione che si ripete anche al 41’ quando un cross di Jachetta
viene intercettato da Dell’Aquila che infila Rocchi ma da evidente posizione irregolare.
Si va al riposo sotto di un gol ma con tanta voglia di pareggiare e, se possibile, metter paura ad un
blasonato avversario che, tuttavia, almeno a tratti, appare se non disorientato, almeno
disorientabile. Infatti anche la ripresa è ben interpretata dalla Cluentina che continua a crescere e
a schiacciare il Matelica nella propria metà campo.
La prima opportunità è però dei ragazzi di Tasso che al 51’, con una insidiosa punizione di Jachetta
mettono in difficoltà Rocchi costretto ad un intervento in due tempi. Al minuto 59 un corner di
Mancini attraversa – ancora! – tutta l’area avversaria senza trovare un compagno pronto a

spingerlo in rete. Poi arriva l’ultimo acuto della gara del Matelica: splendida punizione di Ferretti e
altrettanto splendido volo di Rocchi a deviare in angolo.
Al 71’ un caparbio Salvati mette in difficoltà Lapi e gli ruba il pallone per involarsi verso Ginestra:
entra in area di rigore e lascia partire un bel diagonale che si spegne sul fondo di un soffio.
L’arbitro Ciccioli concede cinque minuti di recupero (che diventano sette a causa dei crampi patiti
da Iori che si ostina a non voler uscire dal campo) e proprio allo scadere dell’extra time si consuma
l’occasione più netta dell’intera gara: il subentrato Mongiello offre una bella apertura sulla destra
per Brandi che entra in area di rigore e lascia partire un fendente sul quale Ginestra è bravissimo
ad immolarsi e a salvare il risultato.
Onesto nella disamina del match il tecnico matelicese Renzo Tasso: “abbiamo incontrato una
Cluentina forte e lo sapevamo, sarà dura anche per le altre squadre fare punti a Macerata. Stiamo
pian piano crescendo, abbiamo scontato un avvio difficile a causa di diversi infortuni e ritardi di
condizione di molti dei nostri ragazzi”.
Più fatalista Pietro Canesin: “sapevo che avremmo offerto una bella prestazione ma che,
ciononostante, contro questo Matelica avremmo perso: sono gare che ci debbono insegnare ad
avere più cinismo quando arriviamo vicini alla porta. Peccato, davvero. Però sono certo che lunedì,
alla ripresa degli allenamenti, non troverò i ragazzi depressi ma, al contrario, saranno
arrabbiatissimi per il risultato negativo e pronti a trasformare la rabbia in fame di vittorie”.

IL TABELLINO DEL MATCH
CLUENTINA – MATELICA 0-1

CLUENTINA: Rocchi, Brandi, Forresi (46’ Scoccia), Marcantoni, Pagliarini, Foglia, Cappelletti (70’ Marini),
Montecchiari (54’ Ricotta), Ribichini (26’ Salvati), Mancini A., Cammertoni (54’ Mongiello).
Allenatore: Pietro Canesin
MATELICA
Ginestra, Girolamini, Croia, Aquila (85’ Catalani), Lapi, Ferretti, Sileoni (74’ Stroppa), Paradisi, Iori ((93’
Brunelli), Jachetta (64’ Scotini), Dell’Aquila (74’ Gubinelli).
Allenatore: Renzo Tasso
Rete: 4’ Iori
ARBITRO: Mirko Ciccioli (Fermo)
ASSISTENTI: Sara Silenzi (Fermo), Michele Pio Rinaldi (Macerata)
SPETTATORI: circa 200

CLUENTINA FORTE E RESILIENTE: BUON PARI A PORTO SAN GIORGIO

Canesin: “Questione di chili e centimetri, potevamo anche vincerla”

Nella tecnologia dei materiali, per resilienza si intende la capacità di un oggetto di sopportare un
urto senza rompersi. In psicologia il sostantivo indica la capacità di un individuo di far fronte alle
avversità uscendone più rafforzato e più coraggioso. Nella letteratura calcistica è resiliente quella
squadra che, dopo una serie di risultati negativi, riesce a trovare le forze per reagire e risollevarsi.
Non è questo il caso della Cluentina che, dopo tre giornate di campionato, è in zona play-off grazie
ad altrettanti risultati positivi (una vittoria e due pareggi) e, dunque, non ha bisogno di risollevarsi
da alcunché.
Esiste tuttavia una forma di resilienza più sottile, meno eroica, meno appariscente.
È quella di chi sa di non avere gli stessi mezzi che altri hanno e, nonostante ciò, sa trovare in sé la
forza per sopperire a tale carenza sfruttando appieno altre virtù, altre doti.
Da questo punto di vista la Cluentina è massimamente resiliente: lo è perché interpreta al meglio il
significato latino del termine resilire che letteralmente significa “saltare indietro”.
A Porto San Giorgio i biancorossi hanno “saltato indietro” quando c’era bisogno di farlo ma hanno
anche “saltato avanti” in più occasioni tanto che, se fossero arrivati i tre punti, solo gli irriducibili e
scarsamente obiettivi ultras avrebbero gridato allo scandalo.
Andiamo con ordine.
Al “Luca Pelloni” – come in tutti gli stadi d’Italia – si onora la figura dell’ex Presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano con un minuto di raccoglimento: il pubblico – civile e rispettoso –
prima tace poi applaude.
Dal gruppo dei rumorosi sostenitori locali si leva sovente un coro che fa chiaramente capire come
la fusione tra Sangiorgese e Monterubbianese sia stata, in realtà, una sorta di annessione dei
secondi al cospetto dei primi.
Pronti, via e la Cluentina è già pericolosa: al 3’ ottimo assist di Cappelletti che libera in area Salvati
il cui tiro finisce a lato. Pochi minuti più tardi (7’) Ribichini sfrutta una palla persa da Trombetta e si
invola sulla fascia sinistra ma il suo cross a tagliare l’area e destinato al liberissimo Salvati viene
deviato in corner: dagli sviluppi dello stesso scaturisce un bel tiro da fuori di Marcantoni che
finisce alto.
In particolare è sulla fascia sinistra che i ragazzi di Canesin dominano: troppo netto il divario tra
Cappelletti (o Ribichini alla bisogna) e il giovanissimo under Neziri (2007) di cui, tuttavia, non si
approfitta come si dovrebbe per una mera questione di … tacchetti, come spiega lo stesso
allenatore: “noi abbiamo svolto il riscaldamento nella fascia opposta alla tribuna dove il campo era
asciutto: di qui la scelta di indossare le scarpe a tredici tacchetti. Dall’altro lato però il campo era
fradicio e tutte le volte che Cappelletti saltava il difensore poi veniva sistematicamente raggiunto
perché, con quelle scarpe, non stava in piedi”.
Sta di fatto che la Sangiorgese soffre e si innervosisce. Ed è in quest’ottica che probabilmente va
interpretata una scellerata entrata di un difensore in maglia nera sulle caviglie di Andrea Mancini:
un fallo da rosso diretto (o quantomeno da simbolico “cartellino arancione”) che l’arbitro
incredibilmente neppure sanziona.
Sono momenti di tensione perché il forte giocatore biancorosso sembra non farcela ma – eccola
qui la resilienza! – Andrea si rialza ed è nuovamente pronto a combattere accanto ai compagni.
Mister Canesin legge questo episodio come quello che interrompe il buon avvio dei suoi ragazzi:
“nel primo quarto d’ora abbiamo avuto la possibilità di sbloccare la gara poi il fallo su Mancini ci
ha condizionato e lui ne ha risentito per primo. C’era un clima di grande aggressività nella prima
frazione di gioco, anche a livello verbale da parte loro nei confronti dell’arbitro che infatti non ha
mai fischiato a nostro favore”. Ciononostante la Cluentina continua a tenere in mano il pallino del gioco almeno fino alla
mezz’ora poi i più quotati padroni di casa reagiscono con tre limpide occasioni a cavallo dei due
tempi: al 28’ cross di Frinconi per Frascerra (molto bravo ma un po’ appesantito) sul cui tiro Rocchi compie
un miracolo; al 33’ gran colpo di testa di Raschioni ed altra respinta del portiere della Cluentina; al 48’
ancora Frascerra lascia partire un fendente dalla sinistra ma Rocchi, aiutato da Pagliarini, neutralizza
nuovamente.
L’occasione più ghiotta del match è però dei biancorossi: cross con il contagiri di Scoccia per Cappelletti
che, piuttosto che colpire di testa, preferisce calciare di destro sparando alto da pochi metri con Marani
praticamente già battuto (57’).
La Cluentina – come già avvenuto a Trodica e a Collevario contro la Palmense – abbassa il baricentro ma la
partita prosegue senza grossi sussulti: il predominio territoriale della Sangiorgese trova un’attenta difesa
pronta a soffrire e che concede pochissimo all’avversario.
Ancora Canesin: “abbiamo purtroppo poca fisicità, pochi chili e pochi centimetri: inevitabile la sofferenza
contro queste squadre perché negli scontri, nel corpo a corpo risultiamo quasi sempre sconfitti. Però,
nonostante questo handicap, oggi siamo stati bravissimi. Dietro Foglia, Scoccia, Pagliarini, Brandi, Menghini
quando è subentrato non hanno sbagliato nulla. Superato il momento di difficoltà abbiamo chiuso in
crescendo e siamo tornati a far paura alla Sangiorgese. Debbo fare un applauso a tutti, nessuno escluso, per
la bellissima prestazione”.


Alessandro Savi

IL TABELLINO

SANGIORGESE MONTERUBBIANESE – CLUENTINA CALCIO 0-0

SANGIORGESE MONTERUBBIANESE
Marani, Neziri (66’ Amadio), Gentile, Iuvalè, Raschioni, Trombetta, Murazzo (59’ Venturim), Frinconi,
Frascerra (71’ Galli), Pampano (82’ Ricci), Felloussa (53’ Rossi).
Allenatore: Andrea Mengoni
CLUENTINA: Rocchi, Brandi, Scoccia, Marcantoni, Pagliarini (64’ Menghini), Foglia, Cappelletti (66’ Ricotta),
Montecchiari (59’ Marini), Ribichini (66’ Trobbiani), Mancini A. (80’ Cammertoni), Salvati.
Allenatore: Pietro Canesin
ARBITRO Antonio Tarli (Ascoli Piceno)
SPETTATORI: circa 150

Coppa Italia, Cluentina eliminata: Casette Verdini agli ottavi

I biancorossi non ribaltano il risultato dell’andata e vengono eliminati ai sedicesimi di Coppa Italia Promozione.

Si prospettava una gara senza troppe sorprese da entrambe le parti e così è stato.

Purtroppo, il risultato della gara di andata condiziona e non poco il match di ritorno. Casette Verdini ha messo in sicurezza il passaggio del turno grazie al 4-1 e mister Canesin ha optato per un 11 titolare giovane, che ha visto ben 9 under, di cui 2 obbligatori, come da regolamento.

La prima novità è il portiere Ponzelli, classe 2004 e cresciuto nelle giovanili biancorosse. La retroguardia difensiva ha visto la titolarità di Cotichelli, classe 2006. Il terzino sinistro è stato il più giovane in campo. Inoltre, non sono mancati i ragazzi classe 2005, ovvero Ricotta e Cappelletti.

Durante il primo tempo, sono state poche le occasioni da gol. La squadra ospite si è rivelata molto attenta e con uno scopo ben preciso, quello di non prendere gol. Il primo gol arriva al 20’ ed è siglato da Kakuli. Il numero 8 ha sbloccato la gara con un tiro-cross che ha beffato Ponzelli. Il club biancorosso non si è reso molto pericoloso e il reparto offensivo ha visto la prima partita da titolare per Mattia Ribichini.

I primi cambi arrivano all’intervallo, escono Palmucci e Kakuli per lasciare spazio a Telloni e Gentilucci. I primi cambi di mister Canesin arrivano al 54’. Dentro Salvati e Mogetta, fuori Ribichini e Marcantoni. I due si erano resi protagonisti di una delle poche azioni da gol offerte nel primo tempo.

Casette Verdini ha chiuso la gara nel secondo tempo, grazie ai cambi che hanno aggiunto forze fresche per il raddoppio, arrivato al minuto 69. Barchetta, subentrato nel secondo tempo al posto di Palmucci, ha appoggiato con facilità la palla del 0-2, offerta da Lattanzi. Il terzo gol arriva all’80’, in seguito ad un passaggio orizzontale anticipato da Romanski. L’ex Maceratese ha dribblato con facilità i centrali e con precisione ha chiuso la partita. 3-0 che si aggiunge al poker d’andata.

Sicuramente non la serata perfetta per i biancorossi di mister Canesin, che intende preparare al meglio la prossima gara di campionato, contro la Sangiorgese in trasferta. Al momento, la Cluentina vanta 4 punti in campionato, grazie alla vittoria con Trodica e il pareggio con la Palmense.
Leonardo Matano

CLUENTINA: Ponzelli, Forresi, Cotichelli(67’ Panzoni), Marcantoni(54’Mogetta), Menghini, Stacchietti, Ricotta, Trobbiani, Ribichini(54’ Salvati), Cammertoni(67’ Torresi), Cappelletti(67’Marini)(. All. Canesin P.

CASETTE VERDINI: Ripani, Germani, Palmucci(45’Telloni), Russo(64’ Bordi), Cerauozzi, Donnari, Lattanzi, Kakuli(45’ Gentilucci), Ulivello(57’Guing), Romanski, Rango(57’ Barchetta). All. Pavoni L.

ARBITRO: Biagini di Pesaro
Spettatori 70 circa

Leonardo Matano

CLUENTINA, BUON PARI ALL’ESORDIO CASALINGO

Ottimo primo tempo ma nella ripresa la squadra si è abbassata troppo

CLUENTINA: Rocchi, Brandi, Scoccia, Marcantoni, Pagliarini (86’ Cammertoni), Foglia, Marini (59’
Cappelletti), Montecchiari (69’ Trobbiani), Salvati (69’ Ricotta), Mancini Andrea, Mancini Roberto
(59’ Ribichini). All. Canesin P.
PALMENSE: Osso, Recanatini, Virgili, Valle Indiani, Bachaggour, Silvestri, Wali, Mauro, Ferranti (86’
Tassi), Nazziconi (82’ Regonelli), Haxhiu (67’ Biondi). All. Cardelli M.
ARBITRO: Sabbaouh di Fermo.
RETI: 27’ Mancini A. (CLU) su rigore, 76’ Wali (PAL).
NOTE: Spettatori 150 circa

Un tempo ciascuno e un pareggio che, tutto sommato, accontenta entrambi.
Il clima torrido, tutt’altro che da fine estate, condiziona la gara, soprattutto nel primo tempo che si
avvia con una lunga fase di studio tra le due compagini.
Di fatto, il primo acuto coincide con il vantaggio della Cluentina arrivato al 23’: sugli sviluppi di un
corner, nel tentativo di calciare il pallone lontano, un difensore ospite colpisce nettamente le
gambe di Andrea Mancini che lo aveva anticipato: calcio di rigore ineccepibile freddamente
trasformato dallo stesso Mancini.
I biancorossi danno la netta impressione di gestire la partita e, pur senza rendersi quasi mai
pericolosi dalle parti di Osso, concedono pochissimo alla Palmense che, in tutto il primo tempo, si
fa apprezzare solo con Wali, il cui tiro da fuori area finisce ampiamente sopra la traversa.
La ripresa sembra offrire lo stesso copione, almeno nei minuti iniziali, quando una discesa di
Roberto Mancini sulla fascia destra produce un cross che, troppo lungo, attraversa tutta l’area di
rigore senza trovare un compagno pronto a spingere il pallone in rete.
Ma al minuto 11 arriva la grande occasione della Palmense con il forte Wali che raccoglie un cross
e scaglia un potente diagonale in porta con Rocchi che, aiutato dal palo, neutralizza efficacemente.
Da questo momento in poi la gara diventa più intensa: gli ospiti alzano il baricentro e la Cluentina,
per contro, si abbassa pericolosamente.
Al 58’ la Palmense acciuffa il pareggio ma il gol di Ferranti, servito da Mauro, è viziato da un
evidente fuorigioco: proteste dei fermani ma l’arbitro giustamente annulla.
Al 63’ ci prova la Cluentina: tiro da fuori di Cappelletti che finisce a lato, sulla destra della porta
difesa da Osso.
Gli ospiti sono bravissimi a sfruttare le ripartenze e i tanti, troppi palloni guadagnati per errori
commessi nella fase di costruzione dai biancorossi: da uno di questi trae origine una bella azione
avviata da Nazziconi, proseguita da Wali e sventata da Rocchi dopo una incertezza della difesa.
Ma il gol dei fermani è nell’aria e arriva al 76’: punizione discutibile concessa dall’arbitro e
perfettamente sfruttata da Virgili che scodella un assist al bacio per Wali che stavolta,
meritatamente, insacca battendo l’incolpevole Rocchi.

Adesso la Cluentina è tutta raccolta a difendere il pareggio e la Palmense cresce ancora: in
particolare è l’innesto del giovane Biondi sulla fascia sinistra (al posto di un evanescente Haxhiu) a
regalare agli avversari profondità e tanta velocità.
Al minuto 84’ altro brivido: ennesimo cross di Virgili che serve Ferranti il quale, a due passi dalla
porta, tira una fucilata sulla quale Rocchi compie un autentico miracolo.
La Cluentina prova a spezzare il ritmo con Cappelletti che dribbla un paio di avversari al limite
dell’area di rigore poi viene steso da Silvestri: punizione battuta magistralmente da Andrea
Mancini ma stavolta è Osso a compiere il miracolo.
Nella successiva ripartenza i biancorossi dimostrano tutto il loro carattere e lo spirito di gruppo
che li caratterizza: lo stesso Mancini si accorge immediatamente che la squadra è sbilanciata e
corre ad aiutare i compagni messi in difficoltà dall’ennesima scorribanda di Biondi sulla fascia
sinistra che culmina con un assist al bacio per Tassi: il pallone è destinato in rete ma proprio
Mancini, in scivolata, si immola e para con il corpo poi la palla finisce a Wali la cui conclusione è
ribattuta dal palo alla sinistra di Rocchi.
Il capitano Marcantoni ammette le difficoltà vissute nel secondo tempo: “avevamo preparato
bene la gara seguendo fedelmente tutte le indicazioni che il mister ci aveva impartito negli
spogliatoi e, infatti, nella prima frazione abbiamo subito pochissimo e gestito bene la palla. Poi
loro hanno alzato la pressione e il baricentro e noi ci siamo abbassati troppo contro una squadra
che, dal centrocampo in su, è davvero molto forte. Tutto sommato il pareggio è giusto.”
Sulla stessa lunghezza d’onda il cordialissimo allenatore della Palmense, Massimo Cardelli: “il
risultato rispecchia l’andamento della partita: nel primo tempo meglio la Cluentina, nel secondo
siamo stati bravi noi a salire d’intensità e a metterli in difficoltà. In ogni caso, l’inizio di stagione è
ottimo per entrambe le squadre.”
Alessandro Savi

UNA CLUENTINA TUTTA CUORE E CORAGGIO SBANCA IL SAN FRANCESCO DI TRODICA E BAGNA LA PRIMA DI CAMPIONATO CON TRE GOL

DOPPIETTA DI ANDREA MANCINI E RETE DI MONGIELLO. NEL FINALE ROCCHI RESPINGE UN CALCIO DI RIGORE

Un clima da Cavalleria rusticana – non solo per il caldo afoso – che si è protratto ben oltre il liberatorio fischio finale dell’arbitro in cui l’undici biancorosso, pur non mordendo l’orecchio del rivale come Turiddu nell’opera di Pietro Mascagni, ha dapprima aggredito i biancoazzurri di casa poi resistito ad oltranza nel corso di un lunghissimo secondo tempo che si è giocato praticamente ad una porta sola.

Eppure il Trodica era partito bene. Dapprima con un gran tiro di Catinari che ha sorvolato la porta di Rocchi di un soffio, dando l’illusione del gol poi, al minuto 15, il gol è arrivato davvero grazie all’attaccante gambiano Sanneh che, dicono, ha iniziato a giocare tardissimo ma che evidentemente sta recuperando il tempo perduto.

Con ogni probabilità l’illusione di una vittoria facile è stato il primo errore commesso dai biancoazzuri di Lelli perché dopo il vantaggio, almeno nel primo tempo, superato qualche minuto di fisiologico smarrimento, in campo si è vista quasi esclusivamente la Cluentina.

Passano pochi minuti (23°) e Andrea Mancini ristabilisce la parità: dopo un paio di dribbling entra in area e, seppur in equilibrio precario a causa della spinta di un difensore avversario, riesce a liberarsi per il tiro e, da posizione angolata, trafigge Ciminari. Al 31° Mongiello fa il bis con un tiro da lontano che il giovane portiere del Trodica probabilmente battezza fuori dallo specchio della porta. Poi prosegue lo show di Mancini che al 41° batte una splendida punizione che vede nuovamente Ciminari (non incolpevolmente) battuto.

Si va al riposo e alla ripresa delle ostilità l’allenatore biancoazzurro Lelli ridisegna l’attacco: fuori Catinari e dentro l’interessantissimo under Bonvin che prende il posto di Sanneh al centro del reparto offensivo con conseguente spostamento del gambiano sulla destra.

Adesso il Trodica è decisamente più intraprendente e aggressivo e, soprattutto, consapevole di trovarsi di fronte ad un avversario che non ha nessuna intenzione di recitare il ruolo dello sparring partner.  Per contro, la Cluentina perde Menghini (55°) per un colpo alla schiena e, con lui, se ne vanno diversi centimetri e un pochino di fisicità che, nella Cavalleria rusticana del secondo tempo, sarebbero risultati utilissimi.

Non a caso il gol del 2 a 3 arriva grazie all’ennesimo cross che Sanneh intercetta di testa trafiggendo l’incolpevole Rocchi (66°).

Inizia l’assedio del Trodica e la conseguente resistenza dei ragazzi di Canesin i quali, consapevoli dell’importanza di portare a casa i tre punti da un campo difficilissimo, sono tutti pronti a sacrificarsi in difesa, attaccanti compresi. Diverse occasioni per la squadra di Lelli (colpita anche una traversa) poi, al minuto 89, un fallo di Torresi su Ferreyra determina il calcio di rigore della possibile svolta: sul dischetto va Bonvin ma Rocchi intuisce, respinge e salva il risultato.

L’esultanza del portiere biancorosso è la cifra dell’atteggiamento di tutta la squadra in questa prima partita di campionato: compattezza, solidità, coraggio e spirito di sacrificio.

Per tornare a Mascagni, la Cluentina non è Lola che preferisce sposare Alfio: la dimensione materiale non conta, contano molto di più le ricchezze morali e i valori che si riesce a mettere in campo anche in contesti difficili come quello di oggi. Andrea Mancini lo spiega con poche parole: “questa vittoria è lo specchio dello spogliatoio: siamo uniti, compatti, coesi come e più dell’anno scorso: è questa la nostra forza e la nostra arma principale.  I miei due gol? Non ha importanza chi segna, contano solo i tre punti che ci daranno più fiducia nei nostri mezzi e ci aiuteranno ad affrontare le prossime gare con uno spirito ancor più combattivo”.

Il mister Pietro Canesin? È spossato alla fine del match. Festeggia con i suoi ragazzi ma cerca anche qualche momento e qualche angolo di solitudine per riordinare le idee: “abbiamo giocato con tanti giovani e giovanissimi, molti dei quali erano all’esordio in un campionato di Promozione. Tre aggettivi per definire la mia squadra? Combattiva, umile e coraggiosa. Ci abbiamo messo grinta ma anche tanta intelligenza, sarà una prestazione utile per crescere ancora”.    

Alessandro Savi   

IL TABELLINO

Sabato 9 settembre 2023 ore 15.30

Stadio “San Francesco” – Trodica

1° GIORNATA PROMOZIONE Girone B

US TRODICA – CLUENTINA CALCIO 2-3

Marcatori: primo tempo 15° Sanneh (T), 23° Mancini A. (C), 31° Mongiello (C), 41° Mancini A. (C). Secondo tempo 21° Sanneh (T).

Note: al 44° calcio di rigore fallito da Bonvin (T)

ARBITRO: Francesco Tasso (Macerata)

ASSISTENTI: Enrico Baldoncini (Ancona), Daniele Busilacchi (Ancona)

CLUENTINA: Rocchi, Brandi, Scoccia, Marcantoni, Menghini (55° Pagliarini), Foglia, Mongiello (39° Cammertoni, 84° Torresi), Montecchiari, Cappelletti (65° Ricotta), Mancini A. (74° Salvati), Mancini R. Allenatore: Pietro Canesin

TRODICA: Ciminari, Tartabini, Stortini, Montserrat, Berrettoni, Romagnoli, Panichelli, Emiliozzi, Sanneh, Ferreyra, Catinari (46° Bonvin). Allenatore: Marco Lelli

Recuperi: primo tempo 4’, secondo tempo 5’

Ammonizioni Cluentina: 7° Mongiello, 57° Foglia, 60° Cammertoni, 78° Ricotta, 82° Salvati, 93° Pagliarini.

Ammonizioni Trodica: 60° Berrettoni, 91° Bonvin.

Un goal a freddo condanna la Cluentina

OSIMANA – CLUENTINA 1-0

Sotto la pioggia battente un goal nei primi minuti decide in favore dell’Osimana una sfida combattuta. I padroni di casa non riescono a chiuderla mentre la Cluentina fa suo il campo per diversi minuti, senza però riuscire a trovare il pareggio. Esordio sfortunato per i ragazzi di Canesin, che hanno comunque disputato una buona partita lasciando intravedere il potenziale della squadra.

Continue reading “Un goal a freddo condanna la Cluentina”