SALVATI APRE E CHIUDE LA GARA: CLUENTINA CORSARA A MONTICELLI

Si chiude nel migliore dei modi una settimana caratterizzata da tanti infortuni ma anche da un lieto evento

Matteo Salvati mattatore a Monticelli

La Cluentina ruggisce ancora: terza vittoria in trasferta (dopo Trodica e Appignano) ed altri tre punti dopo quelli conquistati sabato scorso contro il Rapagnano.

Arrivano dopo una settimana complicatissima che ha fatto registrare altri infortuni piuttosto seri occorsi a Ricotta e a Mongiello dopo quello di Montecchiari.

La sola nota positiva prima della vittoria odierna è stato il fiocco rosa a casa Pagliarini: siamo ben lieti di unirci idealmente alla felicità di Michele e Katia per la nascita della piccola Rosa.

Un po’ come avvenuto a Martinsicuro contro il Centobuchi, i ragazzi di Canesin hanno saputo fare come l’araba fenice, un uccello mitologico che, simbolo di resilienza e di speranza, è in grado di rinascere dalle proprie ceneri: per nulla intimoriti dalle tante disgrazie hanno sfoderato una prestazione non bellissima ma estremamente positiva sotto il profilo dell’aggressività, della compattezza e del furore agonistico.

Per ovvie ragioni Pagliarini resta a casa mentre Foglia è in forte dubbio per motivazioni molto simili: la moglie Margherita è agli ultimi giorni di gravidanza e solo un monitoraggio fetale effettuato in mattinata esclude che Lorenzo possa diventare padre durante la partita: arriverà in tempo utile per essere aggiunto in distinta ed accomodarsi in panchina: eroico Lollone ed eroica Margherita!

Difesa rivoluzionata, dunque, con Menghini e Brandi centrali, Stacchiotti a destra e Scoccia a sinistra; rombo di centrocampo con Marcantoni, i due Mancini e Cammertoni; le punte sono Salvati e, un pochino più arretrato, Cappelletti.  

Il gol del vantaggio arriva quando le lancette dell’orologio non hanno neppure finito di terminare il primo giro ed è frutto di un passaggio scellerato di Raffaello a Rinaldi sul quale si avventa Salvati che, dopo aver rubato palla, scaglia un missile in porta sul quale il portiere Melillo non può far nulla.

Il Monticelli è frastornato e la Cluentina prende in mano le redini del gioco per gran parte della prima frazione di gara. La sensazione è che si potrebbe affondare il colpo e mettere il risultato in ghiaccio tuttavia, oltre a qualche sortita in ripartenza che si ferma quasi sempre sulla trequarti, ci si limita al controllo e alla gestione.

Gli ascolani, del resto, non sono quasi mai pericolosi: tanti cross e tante proteste per un presunto fallo di mano in area al 37’ che, di fatto, non esiste tanto che l’arbitro – a pochi metri dall’azione – è costretto ad ammonire Bernabei, protagonista di una recriminazione fin troppo veemente.

Al 42’ ci prova Andrea Mancini che, dopo una ripartenza, riesce a liberarsi per un tiro dal limite dell’area che, di poco alto sopra la traversa, si spegne sul fondo.

La prima vera occasione per il Monticelli arriva in pieno recupero (47’) quando una conclusione di Paolini viene murata da Rocchi e deviata in corner.

Nell’intervallo Canesin torna all’assetto difensivo tradizionale con l’ingresso di Foglia al posto dell’ammonito Scoccia e il conseguente dirottamento di Brandi sulla corsia di sinistra.   

Il Monticelli scende in campo con un piglio diverso e già al 2’ perviene al pareggio: è la classica restituzione del regalo precedentemente ricevuto dagli avversari giacché la difesa biancorossa tarda a rinviare il pallone che rimbalza più volte al limite dell’area fin quando Bernabei se ne appropria e batte Rocchi.

Cinque minuti più tardi Salvati libera Roberto Mancini che, da fuori, calcia alto.

Poi la Cluentina subisce venti minuti abbondanti di pressione biancoazzurra: al minuto 11’ un calcio di punizione di Calvaresi destinato all’incrocio dei pali trova un Rocchi che, in vena di miracoli, spicca un balzo felino dal suo palo a quello opposto e devia in corner; al 13’ Bernabei, solo all’altezza del dischetto del rigore, gira al volo un assist di Aloisi ma Rocchi, di nuovo, respinge; poi, come nel primo tempo, principalmente dalla fascia destra, il Monticelli si affida ai cross di Gibellieri, Calvaresi e Aloisi ma la difesa biancorossa sventa ogni occasione senza particolari affanni.

Si arriva ai minuti finali e, precisamente al minuto 88’, quando Angelini perde il pallone grazie alla pressione del subentrato Marini che, nella ricerca dello spazio per calciare in porta, si allunga leggermente il pallone: Salvati se ne impossessa e lascia partire un fendente che si insacca alla destra di Melillo e lascia sbigottiti i giocatori ascolani.

C’è spazio anche per Ribichini che, al rientro dall’infortunio all’inguine, conquista ben quattro rimesse laterali consecutive che aiutano la squadra a far trascorrere i cinque minuti di recupero che la separano dalla seconda, importantissima, vittoria consecutiva.

Tre punti d’oro che il vice allenatore Alessandro Malatesta commenta così: oggi siamo partiti determinati tanto che il gol lo abbiamo segnato grazie ad una loro disattenzione, ma noi eravamo comunque pronti a far male fin da subito. È stata una settimana allietata dalla nascita di Rosa, certo, ma nello stesso tempo durissima per i tanti infortuni subìti anche fuori dal campo di gioco che però non ci hanno impedito di disputare una buona gara. Nel corso del primo tempo avremmo potuto fare qualcosa in più perché il Monticelli ci ha concesso tanti spazi, soprattutto in profondità tra la linea dei centrali e i due quinti. Invece nella ripresa abbiamo iniziato male e commesso un errore in occasione del gol del pareggio che avremmo potuto e dovuto evitare. Al gol ha fatto seguito una fase di sbandamento in cui abbiamo rischiato molto e meno male che Rocchi, con quella gran parata sul calcio di punizione di Calvaresi, ci ha tenuto in partita. Quindi abbiamo ripreso le misure all’avversario e, fino alla fine della gara, non abbiamo rischiato più di tanto. Infine Salvati ci ha regalato una grandissima gioia. Quanto è importante per un giocatore come Salvati essersi sbloccato sabato scorso e aver dato continuità alla sua vena realizzativa con questa doppietta? Quando un attaccante si sblocca, si libera mentalmente e cerca di far gol anche in situazioni meno solite, meno convenzionali: è stato così in occasione della prima marcatura ma, soprattutto, nella seconda. La palla l’aveva tra i piedi Marini ma lui ci è andato lo stesso e ha voluto fortemente quella conclusione e quel gol. Quindi ha fatto bene a lui ma ha fatto bene anche alla squadra perché vede finalmente finalizzata la mole di lavoro costruita nell’arco dell’intera partita. Non dovrei dirlo ma lo dico ugualmente: la Cluentina è in zona play-off: non dobbiamo guardare la classifica ma solo ed esclusivamente alla preparazione della partita successiva che, lo sappiamo, sarà un’altra battaglia. E noi siamo convinti di potercela giocare con ogni avversario senza temere nessuno. Tornando agli infortuni c’è da dire che la sfortuna sembra caricare i ragazzi ancora di più: è l’ennesima dimostrazione di quanto sia importante avere un gruppo compatto. Oggi sono scesi in campo ragazzi che non avevano mai giocato finora o che erano stati utilizzati raramente come, ad esempio, Mogetta o lo stesso Stacchiotti che si è allenato poco a causa della febbre: ognuno è pronto a sacrificarsi per la squadra e, quand’è così, i risultati prima o poi arrivano.

Salvati arriva ai nostri microfoni con gli occhi che brillano dalla felicità ma il suo primo pensiero va comunque ai compagni fermi ai box: gol e vittoria che dedichiamo a loro con l’augurio che tornino presto insieme a noi ma, al tempo stesso, la dedica va anche al mister e a tutta la squadra perché durante la settimana ci alleniamo sempre dando tutto ciò che abbiamo dentro. Abbiamo giocato una bella partita secondo me, c’è stata una flessione fisiologica dopo il loro pareggio ma abbiamo saputo resistere e rialzarci. Il primo gol è stata una specie di intuizione perché avevo visto il difensore incerto e mi sono precipitato per rubargli il pallone mentre nel secondo ho visto Marini che rischiava di non arrivare più sulla palla ed ho deciso di provare a calciarla io.

La parata miracolosa di Rocchi la facciamo raccontare al suo secondo, Tommaso Ponzelli: è una parata che si descrive da sola, bisogna vederla più che descriverla: impressionante. D’ora in poi lo chiamerò “il gatto”, non possono esserci appellativi migliori.

Quanto sono importanti questi tre punti per Marco Menghini? Moltissimo perché danno continuità alla vittoria precedente, soprattutto alla luce del fatto che in passato, quando siamo andati in vantaggio, non sempre siamo riusciti a tenere il risultato. Da quale verso guardi la classifica? Non la guardo proprio, guardo alla prossima partita e poi a quella dopo ancora. Almeno per ora è così. Cosa è successo in occasione del gol del pareggio? Una dormita generale. Siamo scesi in campo sottotono, poco concentrati ancor prima del gol. Poi quella palla ha rimbalzato troppe volte al limite dell’area e questa cosa non sarebbe dovuta accadere perché ha determinato la “spizzata” di testa dell’attaccante che ha favorito Bernabei il quale è stato abile a calciare di prima, senza stopparla. Avremmo dovuto calciarla via prima. Come avete festeggiato Salvati? Lo abbiamo fatto sia in campo che nello spogliatoio perché lo merita, è un bravissimo ragazzo che si impegna sempre al massimo. Spero per lui e per noi che questi gol possano rappresentare l’inizio di un grande campionato.  

IL TABELLINO DELLA GARA

MONTICELLI – CLUENTINA 1-2

MONTICELLI

Melillo, Aloisi (68’ Vespa), Fattori, Santoni, Rinaldi, Raffaello, Calvaresi (81’ Natalini), Pietrucci, Paolini (64’ Gibellieri), Panichi (87’ Angelini), Bernabei.

Allenatore: Domenico Natalini

CLUENTINA: Rocchi, Stacchiotti, Scoccia (46’ Foglia), Marcantoni, Menghini, Brandi, R. Mancini, Cammertoni (64’ Mogetta), Cappelletti (64’ Marini), A. Mancini (87’ Ribichini), Salvati.

Allenatore: Pietro Canesin

Reti: 1’ Salvati (CL), 47’ Bernabei (M), 88’ Salvati (CL)

ARBITRO: Gianluca Cacchiarelli (San Benedetto del Tronto)

ASSISTENTI: Alessio Censori (San Benedetto del Tronto), Francesco Buttafoco (San Benedetto del Tronto)

SPETTATORI: circa 100

Alessandro Savi