CLUENTINA, LA SINDROME DI JEKYLL E HYDE COLPISCE ANCORA: PRIMA DOMINA POI SI IMPAURISCE E SI FA RAGGIUNGERE

Ancora Mancini dal dischetto poi Cingolani entra e segna: solo un punto con l’Elpidiense

A cura di Alessandro Savi

Se l’intervallo venisse bandito dal calcio e si giocassero novanta minuti consecutivamente, probabilmente i ragazzi di Canesin avrebbero molti punti in più in classifica. Già, perché esistono due Cluentine diverse: quella dei primi tempi che gioca spavaldamente e non teme nessuno e quella dei secondi tempi la quale, a prescindere da chi sta in campo, si fa attanagliare dalla paura. Viene spontaneo chiedersi cosa succeda tra il primo e il secondo tempo e provare a cambiare la marca delle bevande somministrate ai ragazzi perché – ormai è certo – contengono qualche traccia della famosa pozione del romanzo di Stevenson. 

La gara di oggi ne è l’emblema. 

I biancorossi (quelli in versione Jekyll) passano in vantaggio dopo appena sette minuti: discesa sulla destra di Roberto Mancini che, dalla linea di fondo, penetra in aerea e impatta con Marcantoni (Federico, non il nostro) che lo stende: rigore ineccepibile che Andrea Mancini – come previsto dalla legge che porta il suo nome – realizza.

Al 26’ Mongiello, dopo una serie di dribbling, entra in area e spara una fucilata che Tomba riesce a deviare in corner con la punta delle dita. 

L’Elpidiense semplicemente non è pervenuta. La squadra di Diamanti potrebbe giocare addirittura senza i centrocampisti dal momento che la manovra è sempre la stessa: lancio lungo dalla difesa a cercare Cuccù poi ci pensa lui; peccato che il bomber rossoblù oggi sia marcato da un Pagliarini in versione Franco Baresi che – in anticipo o in ritardo, con le buone o con le cattive – non gli fa quasi mai vedere il pallone.

La Cluentina non crea occasioni clamorose ma, letteralmente, ha in mano la gara tanto che, per vedere la prima opportunità degna di nota degli avversari occorre aspettare gli ultimi istanti del primo tempo quando lo stesso Cuccù riesce a pennellare un assist al bacio per la testa dell’accorrente Catinari che, a due metri dalla porta, spolvera appena il pallone con la chioma. 

Lecito aspettarsi un secondo tempo sullo stesso copione del primo vista la nettissima differenza dei valori in campo espressi nella prima frazione di gioco.

Infatti dopo appena tre minuti Trobbiani ruba la palla a Catinari, entra in area e lascia partire un tiro che viene però ribattuto dai difensori. 

Prima di tale azione, tuttavia, Diamanti ha rimescolato le carte: fuori Marcantoni e dentro il terzo attaccante, Riccardo Cingolani, per un’Elpidiense decisamente più offensiva. 

Mossa azzeccata giacché proprio il nuovo entrato al 52’ pareggia: il cross dalla destra di Marozzi è apparentemente innocuo ma Rocchi prima accenna l’uscita poi torna sui suoi passi mentre Pagliarini è probabilmente tradito dall’intenzione iniziale del suo portiere: sta di fatto che nessuno dei due va sul pallone e Cingolani, incredulo, ne approfitta e segna. 

“Stavo per uscire – spiega Rocchi – quando, probabilmente a causa del vento, ho visto la palla rallentare e scendere a terra: a quel punto ho preferito restare tra i pali convinto che un difensore andasse a prenderla”.

Malintesi che accadono, ci mancherebbe altro.

Ciò che invece non dovrebbe accadere è lasciarsi impaurire dal gol subìto ed arretrare pericolosamente il baricentro o, peggio ancora, sfilacciarsi come fa la Cluentina dopo il pareggio rossoblù. Appena un minuto dopo il gol, infatti, l’Elpidiense costruisce una nuova, pericolosa occasione ma il tiro di Cuccù finisce fuori di poco.

Adesso i biancorossi sono mister Hyde: la pozione contenuta nell’acqua o nel thè ha iniziato a manifestare il suo effetto nefasto ed emerge la seconda natura della squadra, quella delle sue inclinazioni attratte dal male. 

Canesin fiuta il pericolo e fa tre cambi tutti insieme: fuori Salvati più gli ammoniti Andrea Mancini e Mongiello, dentro Marcantoni, Cappelletti e Cammertoni con quest’ultimo insolitamente utilizzato come prima punta (del resto, con Ribichini fuori dai giochi e Ricotta indisponibile, il mister non ha troppe alternative in quel reparto).

La Cluentina sembra beneficiare del nuovo assetto tanto che, dopo un quarto d’ora in cui si era vista solo l’Elpidiense, torna ad affacciarsi dalle parti di Tomba grazie ad una punizione di Scoccia bloccata dallo stesso portiere. 

Poi però i biancorossi tornano a subire la manovra avversaria che, pur non producendo occasioni particolarmente importanti, di fatto è palese e indiscutibile tanto che lo sguardo va spesso sulle lancette dell’orologio ad auspicare il fischio finale. 

E poco ci manca che al danno non segua la beffa evitata grazie, ancora una volta, a Michele Pagliarini che a un quarto d’ora dalla fine si immola su una fucilata di Cuccù destinata in porta.

Onesta l’analisi di Andrea Diamanti: “abbiamo iniziato malissimo e, nell’intervallo, ho pensato di rischiare di più con l’inserimento di Cingolani: peggio di com’era andata nel primo tempo non poteva andare. Poi nella ripresa abbiamo fatto molto meglio. Un tempo ciascuno, il pareggio è giusto”.

Pietro Canesin esce dallo spogliatoio decisamente più rabbuiato del solito: “due punti persi, senza ombra di dubbio. Abbiamo gettato alle ortiche un’occasione d’oro che difficilmente capiterà di nuovo. Peccato perché nel primo tempo avevamo dominato e avremmo dovuto raccogliere un vantaggio più corposo: cerchiamo sempre gol difficili quando a volte basterebbe cercare la porta più spesso senza badare alla qualità”. 

Anche Marco Menghini, subentrato al 68’ a Stacchiotti, ammette le difficoltà vissute nella ripresa: “è una questione di carattere, di testa. Anche oggi siamo rientrati in campo dopo la pausa con un atteggiamento diverso rispetto all’inizio”. 

Così come l’uomo non è mai veracemente uno, la Cluentina è veracemente due. Con buona pace di Stevenson, Jekyll e Hyde. 

(Foto)- MICHELE PAGLIARINI

IL TABELLINO DEL MATCH

 CLUENTINA – ELPIDIENSE CASCINARE 1-1 

CLUENTINA: Rocchi, Brandi, Scoccia, Montecchiari, Pagliarini, Stacchiotti (68’ Menghini), Mongiello (55’ Cappelletti), Trobbiani, Salvati (55’ Cammertoni), Mancini A. (55’ Marcantoni), Mancini R (74’ Marini). 

Allenatore: Pietro Canesin

ELPIDIENSE CASCINARE Tomba, Massi, Marcantoni F. (46’ Cingolani), Catinari (73’ Mandorlini), Ciaramitaro, Mancini P., Marozzi, Doci, Cuccu, Filippi (60’ Tempestilli), Garbuglia (83’ Cacciola).

Allenatore: Andrea Diamanti

Reti: 8’ Mancini A. (C) su rigore, 52’ Cingolani (E)

ARBITRO: Romolo Bartomioli (Pesaro)

ASSISTENTI: Elettra Ribera (Fermo), Fabio Federici (Ascoli Piceno)

SPETTATORI: circa 200