CLUENTINA FORTE E RESILIENTE: BUON PARI A PORTO SAN GIORGIO

Canesin: “Questione di chili e centimetri, potevamo anche vincerla”

Nella tecnologia dei materiali, per resilienza si intende la capacità di un oggetto di sopportare un
urto senza rompersi. In psicologia il sostantivo indica la capacità di un individuo di far fronte alle
avversità uscendone più rafforzato e più coraggioso. Nella letteratura calcistica è resiliente quella
squadra che, dopo una serie di risultati negativi, riesce a trovare le forze per reagire e risollevarsi.
Non è questo il caso della Cluentina che, dopo tre giornate di campionato, è in zona play-off grazie
ad altrettanti risultati positivi (una vittoria e due pareggi) e, dunque, non ha bisogno di risollevarsi
da alcunché.
Esiste tuttavia una forma di resilienza più sottile, meno eroica, meno appariscente.
È quella di chi sa di non avere gli stessi mezzi che altri hanno e, nonostante ciò, sa trovare in sé la
forza per sopperire a tale carenza sfruttando appieno altre virtù, altre doti.
Da questo punto di vista la Cluentina è massimamente resiliente: lo è perché interpreta al meglio il
significato latino del termine resilire che letteralmente significa “saltare indietro”.
A Porto San Giorgio i biancorossi hanno “saltato indietro” quando c’era bisogno di farlo ma hanno
anche “saltato avanti” in più occasioni tanto che, se fossero arrivati i tre punti, solo gli irriducibili e
scarsamente obiettivi ultras avrebbero gridato allo scandalo.
Andiamo con ordine.
Al “Luca Pelloni” – come in tutti gli stadi d’Italia – si onora la figura dell’ex Presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano con un minuto di raccoglimento: il pubblico – civile e rispettoso –
prima tace poi applaude.
Dal gruppo dei rumorosi sostenitori locali si leva sovente un coro che fa chiaramente capire come
la fusione tra Sangiorgese e Monterubbianese sia stata, in realtà, una sorta di annessione dei
secondi al cospetto dei primi.
Pronti, via e la Cluentina è già pericolosa: al 3’ ottimo assist di Cappelletti che libera in area Salvati
il cui tiro finisce a lato. Pochi minuti più tardi (7’) Ribichini sfrutta una palla persa da Trombetta e si
invola sulla fascia sinistra ma il suo cross a tagliare l’area e destinato al liberissimo Salvati viene
deviato in corner: dagli sviluppi dello stesso scaturisce un bel tiro da fuori di Marcantoni che
finisce alto.
In particolare è sulla fascia sinistra che i ragazzi di Canesin dominano: troppo netto il divario tra
Cappelletti (o Ribichini alla bisogna) e il giovanissimo under Neziri (2007) di cui, tuttavia, non si
approfitta come si dovrebbe per una mera questione di … tacchetti, come spiega lo stesso
allenatore: “noi abbiamo svolto il riscaldamento nella fascia opposta alla tribuna dove il campo era
asciutto: di qui la scelta di indossare le scarpe a tredici tacchetti. Dall’altro lato però il campo era
fradicio e tutte le volte che Cappelletti saltava il difensore poi veniva sistematicamente raggiunto
perché, con quelle scarpe, non stava in piedi”.
Sta di fatto che la Sangiorgese soffre e si innervosisce. Ed è in quest’ottica che probabilmente va
interpretata una scellerata entrata di un difensore in maglia nera sulle caviglie di Andrea Mancini:
un fallo da rosso diretto (o quantomeno da simbolico “cartellino arancione”) che l’arbitro
incredibilmente neppure sanziona.
Sono momenti di tensione perché il forte giocatore biancorosso sembra non farcela ma – eccola
qui la resilienza! – Andrea si rialza ed è nuovamente pronto a combattere accanto ai compagni.
Mister Canesin legge questo episodio come quello che interrompe il buon avvio dei suoi ragazzi:
“nel primo quarto d’ora abbiamo avuto la possibilità di sbloccare la gara poi il fallo su Mancini ci
ha condizionato e lui ne ha risentito per primo. C’era un clima di grande aggressività nella prima
frazione di gioco, anche a livello verbale da parte loro nei confronti dell’arbitro che infatti non ha
mai fischiato a nostro favore”. Ciononostante la Cluentina continua a tenere in mano il pallino del gioco almeno fino alla
mezz’ora poi i più quotati padroni di casa reagiscono con tre limpide occasioni a cavallo dei due
tempi: al 28’ cross di Frinconi per Frascerra (molto bravo ma un po’ appesantito) sul cui tiro Rocchi compie
un miracolo; al 33’ gran colpo di testa di Raschioni ed altra respinta del portiere della Cluentina; al 48’
ancora Frascerra lascia partire un fendente dalla sinistra ma Rocchi, aiutato da Pagliarini, neutralizza
nuovamente.
L’occasione più ghiotta del match è però dei biancorossi: cross con il contagiri di Scoccia per Cappelletti
che, piuttosto che colpire di testa, preferisce calciare di destro sparando alto da pochi metri con Marani
praticamente già battuto (57’).
La Cluentina – come già avvenuto a Trodica e a Collevario contro la Palmense – abbassa il baricentro ma la
partita prosegue senza grossi sussulti: il predominio territoriale della Sangiorgese trova un’attenta difesa
pronta a soffrire e che concede pochissimo all’avversario.
Ancora Canesin: “abbiamo purtroppo poca fisicità, pochi chili e pochi centimetri: inevitabile la sofferenza
contro queste squadre perché negli scontri, nel corpo a corpo risultiamo quasi sempre sconfitti. Però,
nonostante questo handicap, oggi siamo stati bravissimi. Dietro Foglia, Scoccia, Pagliarini, Brandi, Menghini
quando è subentrato non hanno sbagliato nulla. Superato il momento di difficoltà abbiamo chiuso in
crescendo e siamo tornati a far paura alla Sangiorgese. Debbo fare un applauso a tutti, nessuno escluso, per
la bellissima prestazione”.


Alessandro Savi

IL TABELLINO

SANGIORGESE MONTERUBBIANESE – CLUENTINA CALCIO 0-0

SANGIORGESE MONTERUBBIANESE
Marani, Neziri (66’ Amadio), Gentile, Iuvalè, Raschioni, Trombetta, Murazzo (59’ Venturim), Frinconi,
Frascerra (71’ Galli), Pampano (82’ Ricci), Felloussa (53’ Rossi).
Allenatore: Andrea Mengoni
CLUENTINA: Rocchi, Brandi, Scoccia, Marcantoni, Pagliarini (64’ Menghini), Foglia, Cappelletti (66’ Ricotta),
Montecchiari (59’ Marini), Ribichini (66’ Trobbiani), Mancini A. (80’ Cammertoni), Salvati.
Allenatore: Pietro Canesin
ARBITRO Antonio Tarli (Ascoli Piceno)
SPETTATORI: circa 150